Nella seduta di martedì 18 luglio 2023, la Camera dei Deputati ha approvato le modifiche del Codice di Proprietà Industriale già promosso dal Senato, in attesa dei tempi tecnici per l’entrata in vigore. Oltre alle diverse misure sulle procedure di acquisizione, mantenimento dei titoli di proprietà industriale e della circolazione dell’innovazione in genere, sono da segnalarsi come particolarmente incisive:
– L’introduzione di un sistema di doppia brevettazione, per cui il brevetto italiano mantiene i suoi effetti anche nel caso in cui per la stessa invenzione siano stati concessi all’inventore o al suo avente causa un brevetto europeo valido in Italia o un brevetto unitario, aventi la medesima data di deposito o di priorità;
-L’abrogazione del c.d. Professor’s Privilege, per cui la titolarità delle invenzioni conseguite in ambito di ricerca pubblica (università ed enti pubblici) non compete più al ricercatore dipendente, bensì all’ateneo o all’ente di Ricerca con riflessi positivi sul patrimonio di innovazione nazionale e con la conseguenza di allineare il sistema a quello degli altri Paesi Europei
– Il divieto di registrazione di marchi evocativi, usurpativi o imitativi di indicazioni geografiche e denominazioni di origine.