L’utilizzo dell’IA nel mondo della musica può avere implicazioni anche dal punto di vista giuridico, creando contenziosi per l’affermazione del diritto d’autore. Ne parla Elisabetta Berti Arnoaldi Veli in questo articolo su Il Mohicano ricordando la pronuncia della Cassazione nel caso di una coreografia creata già cinque anni or sono per mezzo di un software da un artista che è stato comunque riconosciuto essere l’autore, nonostante l’apporto decisivo della macchina. E, infatti, è la domanda che si pone, a che pro attribuire un diritto di esclusiva a chi non possiede la capacità per disporne?